La spirulina divenne famosa dopo che gli astronauti della NASA la utilizzarono come integratore nelle missioni spaziali.
La spirulina (Arthrospira platensis) è un cianobatterio microscopico dai filamenti spirali (da cui il nome) considerato oggigiorno un ottimo alimento funzionale grazie alle sue eccellenti proprietà nutrizionali e terapeutiche. Per il suo alto valore nutrizionale, la spirulina potrebbe considerarsi un vero e proprio “superfood”, in grado di migliorare efficacemente lo stato antiossidante e il metabolismo lipidico.
“Fonte di proteine e vitamine”
La spirulina contiene circa l’8% di lipidi, perlopiù acidi grassi polinsaturi essenziali: γ-linolenico, acido α-linoleico, acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA).
È una notevole fonte di proteine di alta qualità con quasi tutti gli aminoacidi essenziali ed inoltre contiene anche vitamine (in particolare B12), acidi fenolici, β-caroteni e minerali, in particolare ferro.
La spirulina è priva di pareti cellulari di cellulosa e quindi può essere facilmente digerita, anzi è in grado di supportare il corretto funzionamento intestinale aumentando i lattobacilli sani nell’intestino, consentendo la produzione di vitamina B6 che aiuta anche nel rilascio di energia.
“Spirulina come rimedio alla rinite allergica”
La rinite allergica è un’infiammazione della mucosa nasale causata da allergeni inalanti che può causare non pochi fastidi, dal gocciolamento del naso ad una sensazione di malessere generalizzata.
In un recente studio randomizzato, gli individui con rinite allergica sono stati nutriti quotidianamente con placebo o Spirulina per 12 settimane. Sono stati confrontati i livelli di citochine (interleuchina-4 , interferone-γ e interleuchina-2), importanti nella regolazione dell’allergia, prima e dopo l’alimentazione con Spirulina. Lo studio ha dimostrato che alte dosi di Spirulina hanno ridotto significativamente i livelli di IL-4 del 32%, dimostrando gli effetti protettivi di questa microalga nei confronti della rinite allergica.
Risultati validanti sono stati ottenuti anche in un recente studio condotto in Turchia, dove il consumo di spirulina ha migliorato significativamente i sintomi e i risultati fisici rispetto al placebo (P < 0,001), tra cui secrezione nasale, starnuti, congestione nasale e prurito.
“Spirulina contro le dislipidemie”
Ramamoorthy e Premakumari invece, hanno somministrato integratori di Spirulina in pazienti con cardiopatia ischemica e hanno riscontrato una significativa riduzione dei trigliceridi, del colesterolo LDL e un aumento del colesterolo “buono” HDL.
Una meta analisi pubblicata nel 2021, che valutava l’impatto dell’integrazione di spirulina sui disturbi metabolici correlati all’obesità ha dimostrato che l’integrazione di spirulina ha causato una diminuzione dei livelli di trigliceridi; ha migliorato il profilo lipidico dei pazienti con diabete di tipo 2, sindrome metabolica, sovrappeso o obesità, dimostrando il suo ruolo significativo come trattamento adiuvante.
Nonostante sia ancora prematuro affermare che la spirulina possa essere raccomandata per abbassare i livelli di colesterolo, il suo ruolo come integratore alimentare naturale nella lotta contro l’iperlipidemia, in combinazione con altre opzioni terapeutiche, non dovrebbe essere trascurato.
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FONTI
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Ramamoorthy A, Premakumari S. Effetto dell’integrazione di Spirulina sui pazienti ipercolesterolemici. Giornale di Scienze e Tecnologie Alimentari. 1996; 33(2):124–128.
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Meta-analisi dell’impatto dell’integrazione di spirulina sulle concentrazioni plasmatiche. Clin.Nutr. 2016,35,842–851
