Noto per le sue imponenti proprietà idratanti e rimpolpanti, in cosmesi e nella medicina estetica, l’acido ialuronico è un glicosamminoglicano non solfato presente in abbondanza nei tessuti connettivi del nostro organismo, in particolare:

-nella cavità articolare delle articolazioni, componente del liquido sinoviale che ammortizza i movimenti ed accelera i processi riparativi

-nel derma, la parte vascolarizzata della pelle, tra epidermide ed ipoderma;

-nei tendini;

-nel cordone ombelicale;

-nella parete che riveste l’aorta;

-nell’umor vitreo dell’occhio.

A cosa serve?

Funzione di sostegno; più molecole di acido ialuronico si aggregano a formare una struttura reticolare, una sorta di impalcatura che sostiene il tessuto connettivo;

Funzione idratante; essendo una molecola altamente polare tende a richiamare molte molecole d’acqua.

Funzione protettiva; impedisce la diffusione di batteri e sostanze potenzialmente nocive fungendo da filtro.

Grazie a queste principali funzioni e alla sua facile reperibilità è un ingrediente molto utilizzato nei prodotti cosmetici in cui spesso lo troviamo in forma idrolizzata o di sodio ialuronato (derivato dalla reazione dell’acido con l’idrossido di sodio).

Fino a qualche anno fa l’acido ialuronico veniva estratto da tessuti animali (ad es. creste di gallo o tessuti bovini); oggigiorno è ottenuto a partire da tessuti vegetali (ad es. barbabietola) o per lo più da strain cellulari registrate che vengono inoculate con batteri liofilizzati il quale innescano una serie di fermentazioni che portano alla produzione di notevoli quantità di acido ialuronico.

In cosmesi, nella preparazione di sieri e creme, vengono utilizzati tre tipi di acido ialuronico:

ad alto peso molecolare (1.500 – 2.000 kDa) le macromolecole si fermano agli stati superficiali della pelle formando una sorta di film che blocca l’evaporazione dell’acqua;

a basso peso molecolare (1-70 kDA) penetra più in profondità andando a stimolare la produzione di collagene ed elastina;

a medio peso molecolare (550 – 1.000 kDa) con caratteristiche intermedie.

Quanto è realmente efficace contro le rughe?

Con l’età lo spessore del derma si assottiglia e la sostanza fondamentale ricca di acido ialuronico si riduce; ciò si traduce con perdita di elasticità e compattezza con aumento della lassità cutanea.

La verità è che la pelle ha una funzione protettiva; grazie alle sue caratteristiche strutturali ed alla presenza di cellule del sistema immunitario, funge da barriera tra l’interno e l’esterno assicurando un ingresso selettivo di molecole.

Per quanto l’acido ialuronico possa garantire un effetto idratante e dia alla pelle un aspetto apparentemente più vigoroso, nei preparati in genere non supera il 2% e l’effetto è relativamente blando rispetto alle iniezioni intradermiche, che si rivelano il metodo più efficace.

Le iniezioni a scopo riempitivo (filler) oggigiorno sono molto diffuse; sollevando i tessuti, rendendoli resistenti alle forze di compressione indotte dalla forza di gravità e dalle contrazioni muscolari, hanno un effetto volumizzante e liftante, seppur non permanente.

Per il riempimento volumetrico viene utilizzato acido ialuronico reticolato (o cross-linked) dalle caratteristiche viscose ed elastiche maggiori; per i trattamenti di biorevitalizzazione invece, in abbinamento ad altre componenti come peptidi e vitamine, viene usata la forma lineare per intensificare le proprietà strutturali e rigenerative.

Le tecniche di iniezioni con il passare degli anni sono sempre più avanzate e garantiscono risultati sicuri, naturali ed abbastanza duraturi per quanto la durata sembri essere relativa (dai 2 ai 12 mesi). Tra queste, la tecnica a reticolo ad esempio tende a mimare la struttura reticolata naturale dell’acido ialuronico ed è impiegata per dare sostegno ad ampie zone.

Dunque…. L’acido ialuronico è un ottimo antirughe? Sì, ma ha effetti evidenti solo se iniettato.

P.S. per le iniezioni affidatevi a personale qualificato!

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La tua biologa

2 pensiero su “Acido ialuronico, un ottimo antirughe?”

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